Il Futuro?
Rendere le terapie sempre più personalizzate per ogni
tipologia di tumore
Quali sono le novità che dovrebbero rendere il tumore un male curabile?
Negli ultimi dieci anni ci sono state molte novità. Si sente sempre più parlare della terapia radiologica. Stiamo cercando di colpire le cellule tumorali sempre più da vicino, sempre in maniera più specifica. Altro esempio di novità, nel tumore della mammella, l’introduzione di un nuovo farmaco, ha completamente stravolto la prognosi e la sopravvivenza di donne affette da questa patologia, con recettori particolarmente sensibili a questo farmaco.
Novità anche nel carcinoma del rene, e di altri tumori gastrointestinali, all’avvento di questi anticorpi monoclonali, che vanno a colpire esclusivamente quelle cellule neoplastiche che esimono quel particolare recettore.
Questo è il prossimo futuro; rendere la terapia oncologica, sempre più personalizzata per quel tipo di tumore.
NOTE BIOGRAFICHE
Nato a Roma 9/9/1969.
Diploma di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma.
Specializzazione in Oncologia Medica presso l’Università Tor Vergata di Roma.
Collabora dal 2005 come dirigente medico presso l’Unità di Geriatria sezione di oncologia dell’Ospedale Israelitico.
Ha esperienze di ricerca nei seguenti ambiti:
Studio del ruolo dell’enzima di riparo O6 – alchilguanina DNA Alchiltrasferasi (OGAT) nella resistenza agli effetti xenogenizzanti, citotossici ed apoptotici di agenti metilanti della famiglia dei triazeni.
Tecniche utilizzate: clonaggio di cDNA mediante RT-PCR; generazioni di retrovirus ricombinanti
anfotropici o ecotropici; analisi di DNA apoptotico mediante elettroforesi convenzionale o mediante pulsed-field elettroforesi; test per la valutazione in vitro dell’attività OGAT.
Studio del ruolo della modulazione dell’enzima poli (ADP – ribosio), polimerasi nella resistenza
agli effetti citotossici ed apoptotici di agenti metilanti della famiglia dei triazeni.
Tecniche utilizzate: RT – PCR, Northern blots, Western blot.
Caratterizzazione di mutazioni nei geni del “mismatch repair system” e loro ruolo nella resistenza
ai triazeni metilanti.
Tecniche utilizzate: Southern e Northern blots, sequenziamento di DNA.
Ha insegnato presso la Scuola di specializzazione in Farmacologia Ospedaliera presso l’Università
“La Sapienza”. Master di I livello in Geriatria presso l’ Universita’ “La Sapienza”.
Ha partecipato come relatore a numerosi corsi e congressi nazionali e internazionali.
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