Obesità, sovrappeso e normopeso: l’indice BMI di massa corporea

La famiglia secondo Botero

L’obesità è una malattia dovuta ad un accumulo patologico di grasso corporeo e si differenzia dal sovrappeso in base all‘indice di massa corporea (BMI). Quando è pari o superiore a 30 parliamo di obesità (di primo, secondo,  terzo grado e super obesità per bmi superiori a 50), tra 25 e 30 BMI si parla di sovrappeso, mentre un paziente con un BMI inferiore a 25 è in normopeso. Ovviamente, questi valori sono indicativi e non assoluti, devono essere contestualizzati con il paziente caso per caso in base ad altre valutazioni,  come la circonferenza vita e il rapporto vitafianchi o valutazioni più accurate come la determinazione della composizione corporea.

Se  una persona  di normale BMI  ha una possibilità  dell’80% di arrivare a 70  anni, questa scende al 60%  per BMI superiore tra 35 e 40  e addirittura al 50% per BMI superiore a 40.

La perdita di peso è un passo decisivo nel trattamento dei problemi di salute legati all’obesità. Un trattamento che si fonda su tre pilastri e passaggi fondamentali e multidisciplinari, anche se come per qualsiasi trattamento e terapia, si differenziano in base alle esigenze di ogni paziente: stile di vita, terapia medica e terapia chirurgica.

La terapia medica

La terapia medica consiste in un trattamento farmacologico che ha l’obiettivo di ridurre il peso corporeo, agendo a livello intestinale o sui centri nervosi (ad esempio,  nucleo arcuato  dell’ipotalamo). E’ indicata solo ed esclusivamente in persone con un indice BMI superiore a 30 o  superiore a 27, in presenza di comorbilità e può essere prescritta solo da un medici specialisti come endocrinologi, cardiologi, medici in scienze dell’alimentazione e medico  internista, che spesso lavorano in équipe anche con uno psicologo.

Il futuro: la speranza di nuove cure

“Nei prossimi anni nutriamo grandi speranze per le scoperte che sono state fatte su tanti ormoni, come ad esempio la leptina e la grelina, che sono fondamentali nella regolazione del bilancio energetico, oltre che  su prospettive  terapeutiche basate  su tali assi ormonali, sullo sviluppo  di altre molecole (in arrivo la semaglutide), sugli studi  relativi al microbiota  intestinale. Sono studi e ricerche che porteranno nell’immediato futuro a ulteriori possibilità e a nuove armi terapeutiche per contrastare l’obesità.